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Edulcoranti cosa c’è da sapere

Il sapore dolce è sempre stato un sapore molto gradito all’essere umano che viene riconosciuto grazie alla capacità di alcuni composti di interagire con specifici recettori presenti sulla lingua.

Edulcoranti, cosa c'è da sapre

Dolcezza e Alternative

  • Gli alimenti dolci sono una utile fonte energetica e poiché siamo attratti dal gusto dolce e dal rischio di eccedere nel consumo, dobbiamo tener presente le Linee guida per una sana alimentazione1 che suggeriscono moderazione per non eccedere nel consumo di questi alimenti.
  • Un consumo equilibrato di dolci, e, più in generale, di carboidrati, è necessario per contribuire al controllo della glicemia (la concentrazione del glucosio nel sangue) sia a digiuno e sia nella cosiddetta fase postprandiale2.
  • Tenere sotto controllo la glicemia post-prandiale (un compito che nell’organismo umano è svolto essenzialmente da ormoni specifici) è un effetto fisiologico favorevole riconosciuto dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).3
  • L’assunzione di alimenti contenenti edulcoranti anziché zuccheri induce un minor aumento della glicemia dopo la loro assunzione rispetto agli alimenti contenenti zucchero3-4.
  • La sicurezza degli edulcoranti è periodicamente riesaminata da EFSA e da altri enti internazionali di controllo 5.

1- CREA Alimenti e Nutrizione Linee guida per una sana alimentazione italiana. Revisione 2018. https://www.crea.gov.it/en/web/alimenti-e-nutrizione/-/linee-guida-per-una-sana-alimentazione-2018
2- Augustin LSA, Kendall CWC, Jenkins DJA, Willett WC, Astrup A, Barclay AW, Björck I, Brand-Miller JC, Brighenti F, Buyken AE, Ceriello A, La Vecchia C, Livesey G, Liu S, Riccardi G, Rizkalla SW, Sievenpiper JL, Trichopoulou A, Wolever TMS, Baer-Sinnott S, Poli A. Glycemic index, glycemic load and glycemic response: An International Scientific Consensus Summit from the International Carbohydrate Quality Consortium (ICQC). Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2015 Sep;25(9):795-815. doi: 10.1016/j.numecd.2015.05.005.
3- EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (NDA); Scientific Opinion on the substantiation of health claims related to the sugar replacers xylitol, sorbitol, mannitol, maltitol, lactitol, isomalt, erythritol,D-tagatose, isomaltulose, sucralose and polydextrose and reduction of post-prandial glycaemicresponses (ID 617, 619, 669, 1590, 1762, 2903, 2908, 2920) pursuant to Article 13(1) of Regulation (EC) No 1924/2006.EFSA Journal 2011;9(4):2076. [25 pp.]. doi:10.2903/j.efsa.2011.2076. Available online: www.efsa.europa.eu/efsajournal
4- EFSA Scientific Opinion on the substantiation of health claims related to intense sweeteners and reduction of post-prandial glycaemic responses (ID 4298) https://core.ac.uk/download/pdf/13780921.pdf
5- EFSA. Dolcificanti https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/sweeteners

Alternative agli zuccheri semplici: i dolcificanti

I sostituti dello zucchero sono sicuri se consumati entro i limiti stabiliti, e possono contribuire a un minore aumento della glicemia postprandiale.
Le linee guida suggeriscono di consumare carboidrati per il 45-60% delle calorie, preferendo quelli integrali e limitando gli zuccheri aggiunti al 15%.
Controllare la glicemia è essenziale. Il glucosio, fonte di energia, è regolato da insulina e glucagone per mantenere livelli ottimali nel sangue.
Gli zuccheri semplici e amidi sono carboidrati. Il 45-60% delle calorie giornaliere deve venire dai carboidrati, con un massimo di 75g di zuccheri semplici.
La dolcezza è percepita tramite recettori sulla lingua che riconoscono zuccheri e dolcificanti, influenzando anche appetito e metabolismo del glucosio.