Alternative agli zuccheri semplici: gli edulcoranti
I sostituti dello zucchero sono considerati sicuri se consumati entro i limiti stabiliti. Se sostituiti allo zucchero da cucina, possono contribuire a un minore aumento della glicemia postprandiale.
Le raccomandazioni delle linee guida
Secondo i LARN i carboidrati totali (meglio se integrali) dovrebbero fornire il 45-60% delle calorie giornaliere. Gli zuccheri (naturalmente presenti negli alimenti o aggiunti) non dovrebbero invece superare il 15% delle calorie giornaliere.
Glicemia, indice glicemico e risposte metaboliche
Tenere sotto controllo i livelli del glucosio nel sangue è essenziale. In condizioni normali, questi livelli sono regolati e mantenuti ottimali da due ormoni specifici, insulina e glucagone.
Lo zucchero da cucina e gli altri zuccheri semplici
Gli zuccheri semplici fanno parte dei carboidrati. Il loro contributo calorico, tenendo conto sia di quelli naturalmente presenti in alimenti come la frutta e il latte e sia di quelli aggiunti, deve rimanere al di sotto del 15% del totale.
Il gusto dolce e i suoi recettori
La dolcezza è percepita tramite recettori, presenti soprattutto sulla lingua, che riconoscono zuccheri e dolcificanti. I recettori, quando sono attivati dal contatto con sostanze dolci, influenzano anche l’appetito e il metabolismo del glucosio.